Come conservare un Marchese Raggio in casa
Se hai già provato il nostro Gavi DOCG del Comune di Gavi o il nostro Vino Bianco, saprai che sono entrambi perfetti per essere consumati subito: freschi, sapidi, fruttati, floreali.
Tuttavia, potresti anche decidere di non aprire la bottiglia subito, e invece di lasciare maturare ancora il vino, rimandando la degustazione a un’occasione futura.
Entrambi i nostri vini, infatti, si prestano bene a un certo invecchiamento ulteriore, oltre a quello che già fanno prima di essere messi in commercio (in media, almeno 8 mesi, fra acciaio e bottiglia).
Ti consigliamo dunque di provare ad assaggiare un Marchese Raggio Gavi DOCG o un Marchese Raggio Vino Bianco dopo un anno, due anni o anche tre anni dalla vendemmia. Siamo certi che rimarresti positivamente sorpreso dal diverso carattere che l’evoluzione in bottiglia donerà loro.
Ma ovviamente dovrai stare attento, e conservare le bottiglie nel modo giusto, per permettere al vino di invecchiare bene ed evitare che si rovini. Vediamo dunque insieme alcuni degli accorgimenti fondamentali da seguire.
La temperatura giusta per i vini Marchese Raggio
La temperatura di conservazione è il primo elemento da considerare per mantenere i vini in salute. In generale, più bassa è la temperatura (entro un certo limite inferiore) e più lenta e graduale è la maturazione del vino. Il caldo invece accelera questo processo, ed esporre un vino a temperature eccessivamente alte ne accorcia velocemente la vita. Altrettanto importante è evitare gli sbalzi termici, in modo da garantire un’evoluzione regolare.
Idealmente, bisognerebbe tenere la temperatura entro i 12 e i 16 °C, ma non è comune avere in casa un ambiente così fresco. Se però riesci a tenere i vini a una temperatura costante di 20-22 °C, puoi comunque riuscire a conservarli per diverso tempo.
Queste considerazioni dovrebbero già farti capire che uno dei luoghi peggiori per conservare i vini è la cucina! Infatti, fra fornelli, forno, altri elettrodomestici che emettono calore e cibi caldi, è ben difficile trovare in cucina un angolo fresco. E poi in cucina gli sbalzi di temperatura fra momenti diversi della giornata sono piuttosto normali.
“Ma in cucina c’è anche il frigo,” forse stai pensando. “Usiamolo!”
In realtà, se il caldo in eccesso può alterare negativamente un vino, non bisognerebbe nemmeno tenere a lungo una bottiglia a una temperatura troppo bassa. Può succedere, infatti, che in un ambiente freddo e secco (come quello del frigorifero) il tappo di sughero si restringa e l’ossigeno penetri nella bottiglia, compromettendo le caratteristiche del vino.
Perciò, tieni i vini in un ambiente fresco e mediamente umido, e metti le bottiglie in frigo solo qualche ora prima di degustarle.
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Il vino deve riposare comodamente
Anche i vini, come le persone, riposano bene solo se trovano una posizione comoda e se non sono disturbati.
Così, le bottiglie andrebbero conservate orizzontali, in modo che il tappo rimanga sempre a contatto con il vino. Il vantaggio di questa posizione è, ancora una volta, che minimizza la probabilità che il tappo di sughero si secchi, si restringa e lasci penetrare l’ossigeno nella bottiglia.
Anche il buio favorisce il buon risposo del vino. La luce, infatti, è un nemico non meno insidioso del caldo, perché è facile che provochi alterazioni indesiderate del prodotto.
Una soluzione semplice e pratica è conservare le bottiglie dentro un armadio o comunque un mobile chiuso. Se necessario, puoi rivestire le pareti interne con del polistirolo, in modo da migliorare l’isolamento termico. Accertati anche che l’armadio sia libero da odori o profumi, che nel tempo potrebbero penetrare dentro le bottiglie. Per questo stesso motivo, evita di conservare i vini insieme ad altri prodotti alimentari.
In commercio puoi anche trovare un’ampia varietà di cosiddette “cantinette elettriche”. Si tratta di mobili studiati appositamente per conservare i vini, alcuni dei quali permettono un controllo assai sofisticato di parametri come temperatura e umidità.
Ovviamente, la soluzione migliore dipenderà dalle tue esigenze, e specialmente da quanto spazio hai e da quante bottiglie intendi conservare. Ti consigliamo di lasciare invecchiare almeno tre bottiglie per tipo di vino. Così potrai stappare la prima dopo un anno, la seconda dopo due anni e la terza dopo tre anni, e apprezzare le differenze. Poi raccontaci come è andata!